Scienziati israeliani creano una ”entità” umana senza madre e né padre
Sebbene generalmente sia attribbuita a Platone (IV sec. a.C.) la concezione dell’uomo composto da un elemento materiale e corporeo e da un elemento immateriale chiamato «anima», in realtà la Bibbia ne parlava già molto prima. Un secolo prima di Platone, l’anonimo autore del libro di Giobbe – il capolavoro letterario della corrente sapienziale -, narrando eventi risalenti all’XI-X secolo a.C, scriveva:
“Quel che rende intelligente l’uomo è lo spirito, è il soffio dell’Onnipotente […] lo spirito che è dentro di me mi stimola” (Giobbe 32:8, 18)
L’accostamento dei due termini «spirito» רוּחַ /rûah e «soffio» נְשָׁמָה /nešāmâ, che il Dio onnipotente ha posto nell’uomo, rimanda chiaramente al racconto della creazione di Genesi 2. Pure il profeta Isaia, ancora prima scrisse:
“Io infatti non voglio contendere per sempre né serbare l’ira in eterno, affinché gli spiriti, le anime che io ho fatte, non vengano meno davanti a me” (Isaia 57:16)
Inoltre, per Platone intende l’anima come principio simile al mondo delle idee, preesistente al corpo e dunque immortale, mentre per la Bibbia l’anima è una componente (insieme allo «spirito») dell’elemento immateriale dell’uomo (1Te 5:23; Eb 4:12) ma che NON è affatto preesistente all’uomo stesso perché Dio è il solo che possiede l’immortalità (1Ti 6:16). L’anima (e lo spirito) è creata da Dio al momento della fecondazione nel grembo materno:
“Poiché sei tu che mi hai intessuto nel grembo di mia madre… Le mie ossa non ti erano nascoste, quand’io fui formato in segreto e intessuto nelle parti più basse della terra” (Salmo 139:13, 15)
All’atto del concepimento di un bambino avviene un miracolo, poiché al naturale processo biologico esteriore (comunque architettato sempre da Dio) vi è l’intervento diretto di Dio nel «tessere» l’anima e lo spirito del bambino che nascerà. I termini «tessere», «parti basse della terra» descrivono in forma poetica appunto l’azione diretta di Dio al momento del concepimento.Perciò Eliu dirà di essere stato creato da Dio (Gb 33:4) esattamente come leggiamo anche in Isaia 57:16.
Nel caso specifico queste entità create in laboratorio hanno un’anima? Dove sta andando l’uomo? Vuole forse sostituirsi a Dio? Se così fosse chi o cosa lo spinge in questa direzione? (cfr. Is 14:13; Mt 4:9) Allora la mia mente va al capitolo 11 della Genesi in cui leggiamo che l’uomo dalla scoperta di elementi, di per sé utili e vantaggiosi come i mattoni, li utilizzò male illudendosi di potere eguagliare Dio costruendo la famosa «Torre di Babele». L’epilogo è noto perché Dio concesse loro di inallzarsi fino a un certo punto ma poi intervenne impedendolo. È proprio di ieri la notizia che è morto morto Ian Wilmut, lo scienziato a capo della squadra di ricercatori che nel 1997 ha cambiato la storia della scienza con la prima clonazione di un animale: la pecora Dolly. Purtroppo i media non dicono che lo scienziato in seguito ebbe dei ripensamenti, e nel 2011 dichiarò che la clonazione è una frontiera «troppo rischiosa e non promettente».
La sensazione è che trasscorrono i secoli, cambiano le generazioni, ma certe velleità dell’essere umano e certe dinamiche di carattere spirituale siano sempre le stesse.
5. Yakoub Hanna e il Weizmann Institute of Science
Il dott. Yakoub (Giacobbe, in italiano) Hanna è nato il 26 agosto 1979 a Rameh, un villaggio arabo palestinese nella regione israeliana della Galilea da una famiglia copta cristiana. Il padre era un pediatra e la madre un’insegnante di biologia. Egli ha un dottorato di ricerca in microbiologia e immunologia e un dottorato in medicina clinica presso l’Università Ebraica di Gerusalemme. Per formarsi nella ricerca sulle cellule staminali, ha lavorato dal 2007 al 2011 come ricercatore post-dottorato Helen Hay Whitney e ricercatore post-dottorato Genzyme presso il Whitehead Institute for Biomedical Research del MIT, Cambridge, Massachusetts, sotto la guida del pioniere della scienza transgenica, Rudolf Jaenisch, in cui la composizione genetica di un animale viene alterata. Jaenisch si è concentrato sulla creazione di topi geneticamente modificati per studiare il cancro, la riprogrammazione epigenetica e le malattie neurologiche spalancando le porte al così detto «transumanesimo». Nel 2011, Y. Hanna è entrato a far parte del Weizmann Institute of Science come professore assistente, e da allora è rimasto lì. Nel 2018 ha ricevuto un incarico accademico e una promozione presso il Dipartimento di genetica molecolare dello stesso Istituto ed è stato eletto nell’Organizzazione europea di biologia molecolare; ma già nel 2014 era stato inserito tra i primi 40 scienziati under 40 di spicco a livello internazionale dalla rivista Cell. Nel 2021, è stato votato come il miglior pensatore dell’anno dalla rivista Prospect per i suoi lavori sull’embriologia. Esperto nella ricerca sulle cellule staminali embrionali ha sviluppato una tecnica per la coltura estesa di embrioni di topo al di fuori dell’utero (ex utero) nel 2021, successivamente applicando la sua tecnica per realizzare i primi embrioni sintetici di topo nel 2022, e adesso di umani.
L’Istituto Weizmann per le Scienze (ebr. מכון ויצמן למדע, Machón Vaitsman Lamadá) è uno dei centri di ricerca più importanti del mondo fondato nel 1934, quindi 14 anni prima della nascita dello Stato di Israele. Si differenzia dalle altre università israeliane in quanto offre solo diplomi post-laurea in scienze naturali ed esatte. È un centro di ricerca multidisciplinare, con circa 3.800 scienziati, borsisti post-dottorato , dottorandi . e M.Sc. studenti e personale scientifico, tecnico e amministrativo che lavora presso l’istituto. E di recente, solo il 16 febbraio 2023, l’Istituto ha firmato un accordo di collaborazione con il CNR italiano di cui riporto qui solo la prima e l’ultima pagina.
Rimane l’incognita di conoscere da dove arrivi il fiume di denaro necessario non solo per il mantenimento dell’Istituto in sé, ma soprattutto per finanziare tutte le ricerche che si svolgono all’interno dei suoi laboratori. Vi sono i “filantropi” dietro? Se sì, chi sono?
Conslusione
La comunità scientifica s’interroga sulla liceità di determinate “operazioni”. Vi sono dei limiti oltre il quale non si può andare? Chissà se risolveremo mai l’annoso dibattito del rapporto tra scienza ed etica. Stabilire delle norme di comportamento all’interno della comunità scientifica non significa automaticamente che esse siano rispettate o che la loro applicazione non sia contrastata, anche perché poi vi sono i finanziatori che spesso sono avidi di profitto economico se non di “potere” più degli scienziati stessi.E si sa che “l’amore del denaro è radice di ogni specie di mali” (1Ti 6:16). La scienza è un processo sociale e gli scienziati sono individui che vivono nella stessa società dei loro concittadini, ma talvolta ci si può trovare a vivere una “doppia etica” nei due ambiti diversi.
È mia opinione che c’è così tanto che non sappiamo su questa ricercadel dott. Y. Hanna del Weizmann Institute of Science. Come mai
La maggior parte della popolazione non ha idea di cosa stia succedendo in questi laboratori segreti, e la maggior parte dei nostri politici non sembra preoccuparsene.
E così la “$cienza” continuerà imperterrida la sua strada. Mi chiedo: Oltre a questi esperimenti per “creare nuova vita”, vi sono anche ricercatori che stanno cercando modi per ingannare la morte? Negli ultimi anni, lo scambio di sangue con i giovani è diventata una tendenza molto in voga tra i miliardari americani. Ecco solo un esempio :
Fino a poco tempo fa, Bryan Johnson pagava centinaia di migliaia di dollari per infondere ogni mese un litro del plasma giovanile di suo figlio adolescente nel proprio flusso sanguigno invecchiato. “Non ho mai prestato più attenzione a ciò che mangia… perché quello entrava nel mio corpo”, dice l’imprenditore tecnologico americano di 46 anni nel nuovo podcast The Immortals.
Ha anche pompato il proprio plasma nel corpo del padre settantenne per aiutarlo a migliorare la sua salute fisica e cognitiva in declino: “È stato uno dei momenti più significativi di tutta la sua vita. E per me è stato lo stesso”. Johnson continua a pagare 2 milioni di dollari all’anno per un gruppo di ricerca incaricato di indagare su come possiamo vivere più a lungo – e non è certamente l’unico ricco della Silicon Valley che si dedica alla ricerca della vita eterna.
Il ritmo delle ricerche e dei cambiamenti scientifici sembra avere subito un’accelerazione esponenziale negli ultimi decenni.Se non si mettono e, soprattutto, applicano delle regole tem che le nostre tendenze autodistruttive presto ci travolgeranno completamente e nessuna “ricerca” sarà in grado di cambiare le cose a quel punto. Qui non ci troviamo dinanzi al mito di Frankestein o all’esperimento della pecora Dolly. No, qui si sta andando senz’altro oltre, quasi a voler sostituire Dio. Fino dove si spingerà l’uomo? Ma poi siamo sicuri che sia l’uomo solo e dietro non vi siano anche apparati di natura esoterica?
Certo chi crede sa che al tempo della fine la conoscenza aumenterà (Da 12:4) e poi sarà Dio a intervenire direttamente secondo le profezie bibliche, ma è nel frattempo che noi viviamo che nasce il dilemma.
Altri articoli dello stesso autore
- Quale significato esoterico nei funerali di Papa Benedetto XVI ?
- B. Grillo (massone) fonda la sua “chiesa”: cosa si nasconde?
- Le morti improvvise degli ultimi tempi hanno in comune tutte un danno alla ghiandola pineale
- Meloni e Netanyahu cosa non ci hanno detto?
- Scoperto antico manoscritto del Vangelo: Che significa?
- Crollo di euro e dollaro e le nuove valute sostenute dall’oro
- Berlusconi 2.0
- Evangelici e Nuovo Ordine Mondiale
- Come la Russia creò la Federal Reserve americana
- Hamas nelle profezie bibliche?