20 Maggio 2024

AstraZeneca annuncia il ritiro mondiale del vaccino COVID-19

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Il colosso farmaceutico AstraZeneca ha annunciato il ritiro globale del suo vaccino Oxford-AstraZeneca contro il COVID-19, noto come Vaxzevria, dopo aver riconosciuto in tribunale che il vaccino potrebbe causare effetti collaterali gravi.

La decisione arriva mesi dopo che la società ha ammesso per la prima volta in documenti giudiziari che il vaccino potrebbe portare alla trombosi con sindrome trombocitopenica (TTS), una condizione che comporta coaguli di sangue e un basso numero di piastrine.

AstraZeneca ha ritirato volontariamente la sua autorizzazione all’immissione in commercio per Vaxzevria nell’Unione Europea, con ritiro che entrerà in vigore martedì prossimo a seguito di una richiesta presentata il 5 marzo, ha riferito il Telegraph.

 

 

 

Nonostante i tempi, AstraZeneca insiste sul fatto che la decisione di ritirare il vaccino dal mercato è stata basata su ragioni commerciali, citando in particolare il calo della domanda dovuto alla disponibilità di vaccini più nuovi progettati per combattere le varianti emergenti.

L’azienda ha dovuto affrontare controlli approfonditi e sfide legali a causa degli effetti collaterali associati a Vaxzevria. In un caso storico attualmente all’esame dell’Alta Corte degli Stati Uniti, AstraZeneca è stata citata in giudizio da oltre 50 persone e famiglie di vittime che sostengono che il vaccino ha causato morti e lesioni gravi.

Sul nostro canale telegram abbiamo riportato numerose segnalazioni relative agli effetti collaterali legati al “vaccino” che potete trovare cliccando nella lentina e cercando “morti improvvise”. Ecco, invece, a completamento, alcuni articoli di cui consigliamo la lettura:

Tuttavia, in una dichiarazione, AstraZeneca ha espresso orgoglio per il ruolo svolto da Vaxzevria durante la pandemia, sottolineando che stime indipendenti suggeriscono che il vaccino ha salvato oltre 6,5 milioni di vite nel suo primo anno di utilizzo e che oltre tre miliardi di dosi sono state fornite a livello globale. L’azienda ha evidenziato lo spostamento verso vaccini mirati a nuove varianti come motivo principale dell’interruzione della produzione e distribuzione di Vaxzevria.

“Siamo incredibilmente orgogliosi del ruolo svolto da Vaxzevria nel porre fine alla pandemia globale”, ha affermato la società. “Poiché da allora sono state sviluppate molteplici varianti di vaccini COVID-19, c’è un surplus di vaccini aggiornati disponibili. Ciò ha portato a un calo della domanda di Vaxzevria, che non viene più prodotto o fornito”.

Questa notizia apre indubbiamente scenari interessanti e per certi versi inquietanti, di cui probabilmente si discuterà a lungo. Una notizia che ci riporta con la memoria al famigerato documento pubblicato dalla Rockefeller Foundation nel 2010, dal titolo Operazione Lockstep”, òaddove lockstep è il termine utilizzato in inglese per descrivere qualcosa che avviene a ritmi serrati. Dalle pagine di questo documento si comprende subito come il fine ultimo della “pandemia” fosse quello di dare vita a un sistema politico autoritario globale, il cosiddetto Nuovo Ordine Mondiale citato infinite volte dai vari esponenti del globalismo. Le stragi che sono state causate nei vari Paesi e sono state attribuite falsamente al Covid avevano dunque una natura politica e non sanitaria poiché se si decide la classica “Tachipirina e vigile attesa” o, peggio ancora, di dare dei farmaci letali a dei pazienti relativamente sani o con diverse patologie curabili non c’è evidentemente altro scopo che quello di ucciderli.

Quel tentativo di golpe dei globalisti è fallito! E gradualmente salteranno fuori molte verità perché pare che avremo proprio un Nuovo Ordine Mondiale multipolare. Aspettiamoci, dunque, una marcia indietro anche da parte degli altri colossi farmaceutici perché il non riguarda solo Astrazeneca, ma anche la Pfizer, Moderna e tutti gli altri.

 

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