27 Luglio 2024

I missili caduti in Polonia non sono russi

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I due missili che ieri hanno colpito nel villaggio di Przewodów, in Polonia, a pochi km dalla frontiera con l’Ucraina, uccidendo due persone e distruggendo un trattore non sono russi, al contrario di quello che invece ha sostenuto subito il presidente ucraino Zelensky. Il Ministero degli esteri della Polonia ha subito dichiarato che si trattava di missili di fabbricazione russa, mentre la Federazione Russa ha subito smentito.

È interessante che pure il ​​​​presidente della Repubblica polacco, Andrzej Duda, ha smentito il proprio Ministero degli Esteri dichiarando ai giornalisti:

“Sappiamo per certo che l’attacco missilistico russo contro l’ Ucraina è continuato tutto il giorno, ma al momento non abbiamo prove inequivocabili di chi abbia sparato questo missile. Sono in corso le indagini”

La Polonia ha subito invocato l’articolo 5 della NATO, minacciando la Russia con la guerra nucleare. Tuttavia, osservatori attenti hanno notato che dalle immagini si evince che la parte del missile trovata in Polonia faceva parte di un razzo di intercettazione di fabbricazione russa del sistema di difesa aerea S-300 utilizzato dalla contraerea ucraina proprio in quella zona. Per essere più precisi si tratta di un missile ZUR 5V55.

           

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A questo proposito va specificato che ad appena 60km dal luogo d’esplosione, in territorio ucraino, a Kamenka-Bugskaya, si trova il 540° reggimento dell’artiglieria contraerea delle forze armate ucraine, armato proprio con i sistemi S300 PS/PT

Questo significa – sempre secondo alcuni esperti osservatori –, che la contraerea ucraina intercettando uno dei missili russi ne ha deviato la traiettoria e insieme sono caduti in territorio polacco.

D’altra parte, i frammenti raccolti sul luogo d’esplosione in Polonia appartengono al motore 48D6 del missile 5V55 che viene lanciato con il sistema S300. Non può essere il missile russo, perché i russi lanciano da molto più lontano rispetto al raggio del missile che ha colpito la Polonia, che non può superare 60 km di distanza. Questa è pure la spiegazione che ha dato l’ex colonnello dello stato maggiore, ex alto ufficiale del quartier generale principale delle forze di difesa aerea Mikhail Khodarenok nell’intervista rilasciata a RT News.

La massa delle testate dei missili da crociera russi, sia aerei che marittimi, varia da 400 a 450 kg per cui del trattore e del rimorchio colpiti da una testata così potente non sarebbe rimasto nulla se non piccoli pezzettini. Basta osservare le immagini che stanno circolando per notare che questo non è il caso.

Secondo il ministero della Difesa russo, non sono stati effettuati attacchi su obiettivi vicino al confine di stato ucraino-polacco e le foto pubblicate di alcuni detriti non hanno nulla a che fare con i missili russi. Tutte le dichiarazioni dei media polacchi sulla presunta caduta di missili “russi” sono una deliberata provocazione per aggravare la situazione.
Come ha detto a RIA Novosti l’esperto militare Aleksey Leonkov, i missili da crociera russi non potevano entrare in Polonia, ma i missili S-300 ucraini lanciati in modo anomalo potevano volare lì : ci sono già stati esempi del genere prima, inclusa la sconfitta da parte dell’Ucraina dei propri missili antiaerei edifici residenziali.

1 thought on “I missili caduti in Polonia non sono russi

  1. Se i missili sono partiti dall’Ucraina significa che uno stato non appartenente alla NATO ha attaccato un paese della NATO.
    Secondo gli accordi esistenti la NATO dovrebbe intervenire contro l’Ucraina in difesa della Polonia… o no…

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