16 Maggio 2025

7 thoughts on “Leone XIV e il sigillo dell’Athos. Coincidenze, romanzi e segni rituali nell’elezione più anomala della storia moderna del papato

  1. Il 4 maggio 2025, dunque ben quattro giorni prima dell’elezione del nuovo “Papa”, è stato pubblicato su Amazon, come Independently published, il libro del giornalista Matteo Orlando intitolato “Il sigillo del Leone”.

    L’avvincente trama del romanzo, che vanta la prefazione dello scrittore e medico Paolo Gulisano e la postfazione del vaticanista Marco Tosatti, narra dell’elezione del nuovo Pontefice, anglofono, amabile, coraggioso e fermo nella dottrina, che sale al Soglio pontificio col nome di Leone XIV.

    Intervistato dal quotidiano “Informazione cattolica”, con il quale collaborano sia l’autore del romanzo che Gulisano, Matteo Orlando ha raccontato di aver avuto una forte ispirazione la sera del primo maggio, dopo aver recitato le sue preghiere, e di aver realizzato il suo “fanta – romanzo” il giorno successivo, il 2 maggio, in una sola ora, dalle 21 alle 22.
    Il giorno successivo ha poi ricevuto la prefazione e la postfazione da Gulisano e Tosatti, suoi due cari amici.

    Alla giornalista Antonella Paniccia, che gli ha chiesto come fosse riuscito a “profetizzare” molte cose, l’autore Matteo Orlando ha risposto candidamente: “Ma quali profezie! Chiamiamole Dio-incidenze. Alcune cose scritte hanno sorpreso anche me.” [qui]

    In tutta onestà, anche noi siamo molto sorpresi da questo romanzo, soprattutto per i particolari così precisi, così calzanti con la realtà emersa alla conclusione del (falso) Conclave, relativa all’elezione di colui che ieri, 8 maggio 2025, si è presentato al mondo proprio con il nome di Leone XIV, “profetizzato” nel libro.

    Che monsignor Robert Francis Prevost, venuto a conoscenza del romanzo, incuriosito lo abbia letto, ed essendo rimasto fortemente colpito dall’immagine delineata del Pontefice protagonista, entusiasticamente ne abbia assunto il nome, non lo crediamo nemmeno lontanamente.
    Di certo, si tratti di intuizioni, profezie o “Dio – incidenze”, un libro che anticipa di quattro giorni i risultati del Conclave, che per sua natura dev’essere coperto da segreto ferreo, non ce ne vogliate, lascia molti dubbi e crea numerose perplessità.

  2. Grazie infinite.
    Solo è un leone da circo.
    Da Caracas, vi saluto e Benedico,
    Sacerdote Cattolico.

  3. MI SEMBRA SCONVOLGENTE QUESTE ARTICOLO DEL INDOVINELLO SULLA ELEZIONE DI LEONE XIV E CONCORDO CON EL PRETE DI CARACAS CHE DICE QUE QUESTO È COME UN LEONE DA CIRCO. INFATTI CHE POSSIAMO CONCLUDERE COSÌ S VEDIAMO TUTTE LE COSE CHE HANNO ACCADUTO PRIMA DELLA ELEZIONE PONTIFICIA. MA IO CREDO CHE QUESTO È UNA COSA PARANORMALE CHE CI MOSTRA UN INDOVINELLO IN MYSTERIUM INIQUITATIS IN ORBIS TERRARUM.

    DIEGO DEMETRIO
    IV DOMINICA PASCHALIS, AD MMXXV

  4. Chiedo scusa: codesto Vincenzo Agostini che si sarebbe (mentendo) assunto la paternità della dichiarazione fatta al foglio il 7 maggio a che pro lo avrebbe fatto?
    Non è uno spiantato senza nulla da perdere. E’ un imprenditore. Ha ricoperto cariche politiche nell’amministrazione comunale di Belluno. Ci ha messo la faccia. Ha coinvolto anche il figlio.
    Come agirebbe il potere occulto in questi casi? Pagando del denaro?
    Come si sarebbero mossi? Hanno cercato tra tutti quelli che si chiamano Vincenzo Agostini quello più facilmente corruttibile? Quello con la identità e la faccia più credibili?
    La redazione risponda.

    Vorrei poi sottolineare: avete mancano di mettere in rilievo la prova a mio giudizio più rilevante della eventuale non attendibilità della persona intervistata. Ovvero che alla domanda sul nome terreno del futuro papa, che si sarebbe potuto facilmente ricavare (dal testo del messaggio), ha risposto come segue: “Preferisco non rispondere”. Perchè? Che male avrebbe fatto se avesse risposto?

    Qualcuno di buona volontà dovrebbe chiedere
    – al Foglio come ha ricevuto quel messaggio e chiedere la esibizione del “media” (mail, messaggio social, etc.)
    – all’intervistato come ha mandato quel messaggio e chiedere la esibizione del “media” (mail, messaggio social, etc.)
    Ovviamente tutto “addomesticabile” ma … potrebbe essere un buon inizio. La tecnologia lascia traccia.

    Poi… se fosse vero – tutto da provare – che quest’uomo non è l’autore del messaggio allora sorge spontaneo questo interrogativo: come fa il sistema di potere a comprare chiunque così facilmente? In cambio di cosa una persona dovrebbe rendersi complice (ex post) di una tale mistificazione della realtà, mettendoci dentro faccia, nome e cognome, figlio, etc. e restando esposto a tempo indeterminato alle domande che gli verranno inevitabilmente dirette da molti?

    Grazie

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *