2 Maggio 2024

Si chiama Mykola Zlochevsky, è un miliardario ebreo aschenazita ucraino (quindi un finto ebreo), rampollo cresciuto alla corte dei Rothschild. Nel 2002, ha co-fondato la Burisma Holdings, la più grande compagnia petrolifera e di gas naturale ucraina. Attraverso di essa possiede i produttori ucraini di gas e petrolio Aldea, Pari, Esko-Pivnich, la prima compagnia petrolifera ucraina e il gruppo di investimento Brociti Investments.

Ebbene Mykola Zlochevsky è un vero e proprio filantropo, perché è così che adesso vengono definiti i corruttori facendoli passare per benefattori e i beneficiari corrotti come dei bisognosi.

▪️È Mykola Zlochevsky che nel 2014 ha nominato Hunter Biden, figlio dell’allora vicepresidente degli Stati Uniti Joe Biden, nel consiglio di Burisma come direttore con uno stipendio di oltre $ 80.000 al mese per non fare nulla, ma come una specie di tangente per avere accesso diretto al padre Joe e, quindi, all’allora presidente Obama.

▪️A seguito di alcune indagini, nel 2011 la Burisma Holdings viene rilevata da un’impresa off-shore di Cipro chiamata Brociti Investments Ltd, e successivamente ha trasferito gli indirizzi sotto lo stesso tetto di Ukrnaftoburinnya ed Esko-Pivnich, due società del gas ucraine di proprietà di Igor Kolomoysky attraverso entità off-shore nelle Isole Vergini britanniche per conto di Zlochevsky.

▪️Kolmoysky è una specie di “Berlusconi ucraino” poiché possiede pure partecipazioni nel settore dei media. E per anni, la società di Zelensky – prima che diventasse presidente -, ha prodotto spettacoli TV per Media Group1+1 e Media Group, le più grandi società di intrattenimento ucraino, di proprietà, lo ripetiamo, di Kolmoysky. Quindi, è Mykola Zlochevsky che per molti anni ha dato la pagnotta a Zelensky tramite Igor Kolomoysky. È interessante sapere che Zelensky ha raggiunto la fama nazionale, interpretando la parte di un presidente in una sitcom televisiva di successo chiamata “Servant of the People”, trasmessa proprio su un canale di proprietà di Kolmoysky e, quindi, in realtà di Mykola Zlochevsky.

▪️Nel 2019, i canali mediatici di Kolmoysky (prestanome di Mykola Zlochevsky) hanno dato un grande impulso alla campagna presidenziale di Zelensky, finanziando la campagna elettorale, fornendo guardie del corpo, avvocati e veicoli a Zelensky.

▪️I Pandora Papers hanno mostrato che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i suoi partner di produzione televisiva erano beneficiari di una rete di società off-shore creata nel 2012, ossia lo stesso anno in cui la società di produzione di Zelensky ha stipulato un accordo con il gruppo mediatico di Kolomoysky, che gli avrebbe fruttato 41 milioni di dollari provenienti da fondi di Kolomoysky, Privatbank.

▪️Dopo la vittoria elettorale di Zelensky, Kolomoysky, che fino ad allora aveva trascorso gli ultimi anni vivendo tra Israele e la Svizzera, decide di rientrare in Ucraina per mantenere i suoi rapporti con il nuovo presidente più da vicino. Sarà Igor Kolomoysky e non Zelensky a nominare oltre trenta dei suoi fedelissimi come deputati nel nuovo partito di Zelensky. E ne aveva tutto il diritto visto i soldi che aveva sborsato. In questo modo Kolomoysky ha un certo controllo sul parlamento ucraino.

 

▪️Igor Kolomoysky è uno dei principali finanziatori del battaglione Azov da quando è stato formato nel 2014. Ha anche finanziato milizie private come i battaglioni Dnipro e Aidar e li ha schierati personalmente per proteggere i suoi interessi finanziari. Di lui hanno scritto diverse testate estere.

Al Jazeera: [QUI]

Prima di entrare a far parte delle forze armate ucraine, chi ha finanziato il battaglione Azov? L’unità ha ricevuto il sostegno del ministro degli interni ucraino nel 2014, poiché il governo aveva riconosciuto che il proprio esercito era troppo debole per combattere i separatisti filo-russi e faceva affidamento su forze paramilitari volontarie. Queste forze erano finanziate privatamente da oligarchi, il più noto dei quali era Igor Kolomoisky, un magnate dell’energia miliardario e allora governatore della regione di Dnipropetrovska.

Newsweek: [QUI]

Gruppi di nazionalisti ucraini di destra stanno commettendo crimini di guerra nei territori controllati dai ribelli dell’Ucraina orientale, secondo un rapporto di Amnesty International, mentre le prove emerse dai media locali delle milizie volontarie decapitano le loro vittime. Volontari armati che si definiscono il battaglione Aidar “sono stati coinvolti in abusi diffusi, inclusi rapimenti, detenzioni illegali, maltrattamenti, furti, estorsioni e possibili esecuzioni”, ha affermato Amnesty […] Il battaglione Aidar è pubblicamente sostenuto dall’oligarca ucraino Ihor Kolomoyskyi, che presumibilmente finanzia anche i battaglioni di volontari Azov, Donbas, Dnepr 1, Dnepr 2, operanti su ordine di Kiev.

Reuters: [QUI]

Alcuni dei battaglioni privati dell’Ucraina hanno offuscato la reputazione internazionale del Paese con le loro opinioni estremiste. Il battaglione Azov, parzialmente finanziato da Taruta e Kolomoisky, utilizza il simbolo nazista Wolfsangel come logo e molti dei suoi membri sposano apertamente opinioni neonaziste e antisemite. I membri del battaglione hanno parlato di “portare la guerra a Kiev” e hanno affermato che l’Ucraina ha bisogno di “un forte dittatore per salire al potere che potrebbe versare molto sangue ma unire la nazione nel processo”.

Ma continuiamo.

▪️I battaglioni di Kolomoysky bombardano i civili nel Donbas. Le regioni di Luhansk e Donetsk comprendono una regione più ampia conosciuta insieme come Donbas. Nel maggio 2014, poco dopo il colpo di stato Maidan dell’amministrazione Obama, le due regioni hanno tenuto un referendum sulla secessione dall’Ucraina, in cui il 96% di Lukansk e l’89% di Donetsk hanno votato per la creazione di due nuove entità indipendenti nell’Ucraina orientale. Mosca ha affermato che il voto riflette la “volontà del popolo, mentre l’Unione Europea ha definito queste elezioni “illegali e illegittime“, e sono rapidamente sfociate in un conflitto a tutto campo tra le forze “separatiste” di lingua russa protette dalla Russia e le milizie militari naziste e filogovernative ucraine.

 

▪️ Nel 2016, la Privatbank di Kolomoysky è crollata tra accuse di appropriazione indebita e frode. Il fallimento della banca è costato al governo ucraino – e per estensione ai contribuenti americani ed europei che lo hanno sostenuto con fondi di aiuto – circa 5,5 miliardi di dollari in un piano di salvataggio.

▪️ Nel 2020, il Dipartimento di Giustizia americano ha iniziato a sequestrare le proprietà statunitensi di Kolomoysky dopo aver accusato l’oligarca di appropriazione indebita e frode di miliardi di dollari da PrivatBank e di riciclaggio in proprietà americane, tra cui un’acciaieria nel Kentucky, un grattacielo commerciale a Cleveland e una produzione Motorola pianta nell’Illinois.

▪️ Nel marzo 2021, l’amministrazione Biden ha ipocritamente vietato a Kolomoisky e ai suoi familiari di recarsi negli Stati Uniti a causa del “coinvolgimento in significativi atti di corruzione”. È altamente improbabile che Kolomoisky sarebbe tornato negli Stati Uniti, considerando che il Dipartimento di Giustizia aveva già iniziato a sequestrare le sue proprietà l’anno prima e, secondo quanto riferito, aveva viaggiato tra Svizzera, Israele e Ucraina per paura di essere estradato negli Stati Uniti. ma se questo è accaduto, è perché il sostegno di Kolomoisky a Zelensky cominciava a vacillare già allora.

▪️ E così arriviamo a oggi 2 febbraio 2023 perché, proprio come fa il cane che morde la mano del proprio padrone, Zelensky prende di mira Igor Kolomoysky che gli ha dato da mangiare per decenni e l’ha finanziato fino alla presidenza, ordinando un raid a casa sua. [QUI] Un raid punitivo, quasi certamente ordinato da Mykola Zlochevsky per conto dei Rothschild, che da qualche mese sta riguardando molti oligarchi ucraini che stanno abbandonando il regime Zelensky che viene dato orimai come una nave che imbarca acqua e prossima ad essere affondata.

Conclusione

In conclusione, è il finto ebreo aschenazita Mykola Zlochevsky a controllare Zelensky e fino a poco tempo fa lo faceva tramite l’oligarca Igor Kolomoysky contro cui oggi si è rivoltato Zelensky. Quindi, alla fine, possiamo dire che a controllare realmente Zelensky e l’Ucraina sono proprio coloro che non si vedono e non si sentono. Sono sempre loro, i soliti. Sono i Rothschild !!!

E così, mentre tutte la nazioni del mondo si mantengono distanti dalle vicende in Ucraina, stranamente (ma non troppo per ovvie ragioni) l’Europa e il “deep state” di Washington continuano a parlare dell’invio di armi e di miliardi a sostegno – attenzione -, non della popolazione ucraina ma del regime di Zelensky in modo da alimentare una guerra che sarebbe già conclusa. Sono sempre i Rothschild che ordinano ai Paesi occidentali tramite i loro burattini subalterni di andare in soccorso del regime di Zelensky essendo l’Ucraina una delle loro roccaforti. Ecco, perché ci si chiede, ma:

  • I popoli europei sanno che dietro tutti questi morti e questa guerra, ci sono i Rothschild?
  • I popoli europei sono a conoscenza dei “bambini arsi vivi” a Donetsk dal regime di Zelensky?
  • I popoli europei sanno che stanno armando battaglioni neonazisti che hanno lanciato razzi e sganciato bombe a grappolo sui bambini nel Donbass negli ultimi 8 anni?
  • I cittadini europei cosa sanno?

2 thoughts on “Chi gestisce Zelensky e l’Ucraina?

  1. I popoli europei? Le masse europee.. È proprio di due giorni fa una risposta a me data da un mio conoscente per cui se lui, i suoi cari, e i suoi 1000 conoscenti non sono Stati danneggiati ancora dal siero, allora è tutto buono poco..importa che muoiano altri in fondo è sempre stato così.. Di fronte ai video del canale su bourla che scappa.. Ha detto che non è vero.. Ha esclamato:..e chi mi rappresenta quel cantante di 42 anni di cui ora non ricordo il nome… Come della bimba di 8 anni a vasto..Ma non credi nella Scienza? Infatti lui è un idiota che dice di non credere in Gesù.. E come lui ce ne sono tanti troppi..

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