29 Aprile 2024

CERN: Fisici catturano l’inafferrabile “fantasma” 4D nel contesto di strani fatti

1

CERN è l’acronimo del francese: Conseil européen pour la recherche nucléaire, l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare. Si tratta del più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle, posto al confine tra la Francia e la Svizzera, alla periferia ovest della città di Ginevra, nel comune di Meyrin. La convenzione che lo istituiva fu firmata il 29 settembre 1954 da 12 stati membri mentre oggi ne fanno parte 23 più alcuni osservatori, compresi stati extraeuropei.

Scopo principale è quello di fornire ai ricercatori gli strumenti necessari per la ricerca in fisica delle alte energie ovvero principalmente gli acceleratori di particelle, che portano nuclei atomici e particelle subnucleari ad energie molto elevate, e i rivelatori che permettono di osservare i prodotti delle collisioni tra fasci di queste particelle: ad energie sufficientemente elevate, nelle collisioni vengono prodotte tantissime particelle diverse; in alcuni casi sono state scoperte in questa maniera particelle fino a quel momento ignote.

Il CERN ospita macchinari che svolgono alcune delle ricerche sulle particelle più elaborate al mondo, incluso un enormemente potente distruttore di protoni che cerca di trovare particelle precedentemente sconosciute.

1. La notizia

Nel Super Proton Sincrotrone , i fisici hanno misurato e quantificato una struttura invisibile che può deviare il corso delle particelle al suo interno e creare problemi per la ricerca sulle particelle.

Viene descritto come se si svolgesse nello spazio delle fasi , che può rappresentare uno o più stati di un sistema in movimento. Poiché per rappresentare la struttura sono necessari quattro stati, i ricercatori la vedono come quadridimensionale.

Questa struttura è il risultato di un fenomeno noto come risonanza e la possibilità di quantificarla e misurarla ci porta un passo avanti verso la soluzione di un problema universale per gli acceleratori di particelle magnetiche.

“Con queste risonanze, quello che succede è che le particelle non seguono esattamente il percorso che vogliamo e poi volano via e si perdono”dice il fisico Giuliano Franchetti del GSI in Germania. “Ciò provoca il degrado del fascio e rende difficile raggiungere i parametri richiesti”.

La risonanza si verifica quando due sistemi interagiscono e si sincronizzano. Potrebbe trattarsi di una risonanza che emerge tra le orbite planetarie mentre interagiscono gravitazionalmente nel loro viaggio attorno a una stella o di un diapason che inizia a suonare per simpatia quando le onde sonore di un altro diapason colpiscono i suoi denti.

Gli acceleratori di particelle utilizzano potenti magneti che generano campi elettromagnetici per guidare e accelerare i fasci di particelle dove i fisici vogliono che vadano. Possono verificarsi risonanze nell’acceleratore a causa di imperfezioni nei magneti, creando una struttura magnetica che interagisce con le particelle in modi problematici.

Quanti più gradi di libertà esibisce un sistema dinamico, tanto più complesso sarà descriverlo matematicamente. Le particelle che si muovono attraverso un acceleratore di particelle vengono solitamente descritte utilizzando solo due gradi di libertà, riflettendo le due coordinate necessarie per definire un punto su una griglia piatta.

Per descrivere le strutture al suo interno è necessario mapparle utilizzando caratteristiche aggiuntive nello spazio delle fasi oltre le sole dimensioni su-giù, sinistra-destra; cioè sono necessari quattro parametri per mappare ciascun punto nello spazio.

Questo, dicono i ricercatori , è qualcosa che potrebbe facilmente “sfuggire alla nostra intuizione geometrica”.


La struttura di risonanza 4D che i ricercatori hanno misurato nel Super Proton Sincrotrone. (H. Bartosik, G. Franchetti e F. Schmidt, Nature Physics , 2024)

 

“Nella fisica degli acceleratori, il pensiero è spesso su un solo piano”dice Franchetti . Per mappare una risonanza, tuttavia, il fascio di particelle deve essere misurato sia sul piano orizzontale che su quello verticale.

Sembra piuttosto semplice, ma se sei abituato a pensare a qualcosa in un modo specifico, potrebbe essere necessario uno sforzo per pensare fuori dagli schemi. Comprendere gli effetti della risonanza su un fascio di particelle ha richiesto parecchi anni e alcune complesse simulazioni al computer.

Tuttavia, quell’informazione ha aperto la strada a Franchetti, insieme ai fisici Hannes Bartosik e Frank Schmidt del CERN, per misurare finalmente l’anomalia magnetica.

Utilizzando monitor di posizione del raggio lungo il Super Sincrotrone Protonico, hanno misurato la posizione delle particelle per circa 3.000 raggi. Misurando attentamente il punto in cui le particelle erano centrate o inclinate su un lato, sono stati in grado di generare una mappa della risonanza che infesta l’acceleratore.

“Ciò che rende la nostra recente scoperta così speciale è che mostra come si comportano le singole particelle in una risonanza accoppiata” afferma Bartosik -, “Possiamo dimostrare che i risultati sperimentali concordano con quanto previsto sulla base della teoria e della simulazione”.

Il prossimo passo è sviluppare una teoria che descriva come si comportano le singole particelle in presenza di una risonanza dell’acceleratore. Questo, dicono i ricercatori, alla fine fornirà loro un nuovo modo per mitigare il degrado del raggio e ottenere i raggi ad alta fedeltà richiesti per gli esperimenti di accelerazione delle particelle in corso e futuri.

La ricerca del team è stata pubblicata su Nature Physics.

2. Lo strano rituale mai chiarito

A margine di questa notizia ve n’è un’altra che vede protagonista sempre il CERN. Nell’agosto del 2016, all’interno di questo blindato laboratorio internazionale nel pfessi del San Gottardo, in Svizzera, accadde un fatto quantomeno increscioso. Alcuni individui mascherati con dei lunghi cappucci neri, si sono riuniti attorno alla statua della malvagia divinità induista Shiva. Insieme a loro vi era una donna che indossava una veste bianca. Ad un certo punto del filmato si vede un uomo che apparentemente pugnala la donna in quello che sembra essere un macabro sacrifico umano all’interno di un vero e proprio rituale. 

 

Sono trascorsi otto anni da allora e molte domande rimangono ancora senza risposta su questo filmato.

Dato lo scalpore che suscitò la pubblicazione di questo filmato, il CERN naturalmente si premurò a comunicare a tutti i media che si trattava semplicemente di una “burla” ma ci si chiede:

  1. Che tipo di burla è quella che prevede che degli scienziati che dovrebbero pensare a lavorare e fare ricerche, si mascherino con cappucci e mantelli (stile Eyes Wide Shut) e poi con un coltello fingano(?) di uccidere una donna vicino alla statua di Shiva? Francamente, non si comprende cosa possa esserci di divertente anche soltanto la simulazione di una cerimonia satanica e di un accoltellamento.
  2. Dov’era in quel momento la sicurezza di una struttura che riceve miliardi di euro di finanziamento di soldi pubblici?
  3. Che ci fa la statua del malvagio Shiva – una delle più importanti divinità indù, maestro della fertilità e della medicina -, all’interno di un laboratorio che dovrebbe occuparsi di scienza?
  4. D’altronde, che alcune divinità dell’induismo richiedano sacrifici umani non è nuovo. Poco tempo fa, le autorità indiane scoprirono un rituale in cui venne ucciso un bambino di sei anni per sacrificarlo a Shiva e non era affatto uno scherzo perché il bambino morì davvero.
  5. Chi è (o era) la ragazza del video? Che fine ha fatto la ragazza del video? Perché non è mai stata data l’identità?

Quel che sorprende, inoltre, è che il caso fu immediatamente insabbiato, e la persona che aveva osato riprendere la scena, secondo il quotidiano britannico “The Mirror”, sarebbe morta e le circostanze del suo decesso non sono mai state chiarite.

Dietro l’immagine pubblica “scientifica” del CERN, ve n’è una occulta sulla quale i media non hanno mai fatto luce.

3. Una strana cerimonia

C’è un contesto in cui tutto ciò si sviluppa e di cui non si parla mai. Il filmato dello strani rituale all’interno del CERN è dell’agosto del 2016, ma, guarda caso, poche settimane prima, il 2 giugno dello stesso anno, a due passi dal CERN, aveva luogo la cerimonia inaugurale del tunnel più lungo del mondo nel massiccio del San Gottardo. Una cerimonia che più un festeggiamento pare somigliare più a un rituale satanico.

Qui di seguito trovate il video integrale dell’intera cerimonia, ma se non volete guardarlo tutto potete scorrere più avanti per trovare le immagini interessate.

1Giovanni 5:19

Noi sappiamo che siamo da Dio, e che tutto il mondo giace sotto il potere del maligno

Allegati

1 thought on “CERN: Fisici catturano l’inafferrabile “fantasma” 4D nel contesto di strani fatti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *